Biografia

Baraonna è il quartetto vocale italiano che ha fatto delle contaminazioni musicali il suo tratto distintivo, facendo convivere il blues, la musica d’autore, lo swing, la tradizione partenopea e il jazz in uno stile fortemente riconoscibile e unico nel suo genere.

Il gruppo è composto da Delio Caporale, Eleonora Tosto, Daphne Nisi e Vito Caporale. Con quattro voci e un piano, o con la loro band, i Baraonna danno vita a un gioco di quadriadi che si rincorrono senza incontrarsi mai, unite dal fil rouge della polifonia, con canoni, contrappunti e innesti tra l’opera buffa settecentesca e armonizzazioni di carattere jazzistico.

Nel panorama musicale italiano I Baraonna si distinguono sin dal loro esordio, nel 1994, quando sul palcoscenico del Festival di Sanremo con la canzone I Giardini d’Alhambra guadagnano il Premio della Critica, il Premio per il Miglior Arrangiamento e  poi il Premio Popolarità TV.  

Il gruppo vocale si esibisce anche con una band composta da big del jazz italiano: Pippo Matino al basso, Pietro Jodice alla batteria, Giovanni Savelli al sax.

Nello “Spettacolo Concerto” dei Baraonna si trovano brani inediti del gruppo (come I Giardini d’Alhambra, Fuite, Niente swing) e standards famosissimi (All of me, It don’t mean a thing, ecc.) orchestrati nello stile vocale originale del quartetto. L’amatissima ‘O sole mio, ad esempio, è innestata ad un classico d’oltreoceano come Take five (il celebre cinque-quarti di Dave Brubeck) oppure l’esotica A night in Tunisia (manifesto del bebop di Dizzy Gillespie) si fonde con la briosa ‘O Sarracino di Renato Carosone, in virtù dei comuni spunti orientaleggianti delle due melodie. Numerosi gli omaggi alla musica italiana d’autore, come Minuetto portato al successo da Mia Martini, Reginella di Claudio Baglioni e il Terzo fuochista della cantante Tosca. Di particolare impatto la versione-scioglilingua in napoletano del brano “Four Brothers” di Jimmy Giuffre, già cantata dai Manhattan Transfer in inglese e dagli Swingle Singers in francese.

Profondi appassionati sostenitori della cultura vocale e corale italiana, hanno ideato nel 2007 il Festival “Voceania – Il Continente della Vocalità”, di cui sono anche direttori artistici e organizzatori.

Vito Caporale nel 2013 ha lanciato inoltre Teatron, l’accademia dello spettacolo per formare i giovani al teatro, alla danza e al canto. Tutti i componenti del gruppo Baraonna fanno parte del corpo docente di Teatron.